Casa di una volta: ultimi lavori in corso
L’ultima casa del piccolo borgo contadino di Campaz è quasi terminata e sarà pronta ad accogliere i nostri ospiti in primavera. Siete pronti a fare un salto nel tempo?
E’ toccato alla casa più vecchia del borgo contadino di Campaz ad essere finita per ultima. La ristrutturazione della nostra casa Settecentesca è cominciata nel 2017, grazie al PSR della regione Veneto (benefici previsti dal Reg. (CE) n. 1305/2013 per gli investimenti per la creazione e lo sviluppo della diversificazione delle imprese agricole). I lavori di questa casa sono stati lunghi e faticosi, perchè abbiamo cercato di preservare il più possibile la sua struttura originale e la sua personalità. La stessa cura è stata usata anche nella scelta degli interni, prediligendo materie prime tradizionali come malta, legno, mattone, pietra e rame, per ridare all’ospite l’emozione di entrare in una vecchia casa contadina di una volta facendo un salto nel tempo nella storia di questa terra.
Un viaggio nel tempo
Il viaggio del nostro ospite quindi non sarà solo nelle splendide Dolomiti o Prealpi, ma nella storia rurale stessa del nostro territorio, dei suoi ricordi e delle sue storie. Per permettergli di fare questo “viaggio nel tempo”, non ci limiteremo solo all’architettura: le camere e gli spazi comuni saranno allestiti come una piccola casa museo non da visitare, ma da vivere! Questo grazie alle vecchie fotografie in bianco e nero del XX secolo dell’archivio personale Rino Budel e alle sue poesie in dialetto bellunese. Chi meglio di lui poteva restituire la vera vita di una volta di questa casa e di questa terra? Uno sguardo ai paesaggi del passato che permetterà al nostro ospite di comprendere fino in fondo il valore del nostro piccolo mondo contadino, delle sue contraddizioni e dei suoi cambiamenti. Un’attenzione speciale verrà data alla storia dell’emigrazione. In quella stanza avrete la sensazione di essere entrati nella casa dei nonni, con la vecchia radio, il grammofono, le valige in cartone cariche di storie, lettere e articoli di giornale che parlano delle avventure e disavventure dei nostri emigranti.
La struttura è quasi pronta. Presto vi faremo sapere gli ultimi sviluppi del suo allestimento grafico. Intanto un ringraziamento va a tutti quelli che, con il loro lavoro e la loro passione, hanno reso possibile questa ristrutturazione. Grazie a tutti!
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